Edward Hopper, Le Bistro or The Wine Shop, 1909, oil on panel, 88.3 × 76.2 cm. Whitney Museum of American Art, New York

“Se potessi dirlo a parole, non ci sarebbe alcun motivo per dipingere”. È stato lo stesso Edward Hopper (1882-1967) – uno dei più popolari e noti artisti americani del XX secolo – uomo schivo e taciturno, amante degli orizzonti di mare e della luce chiara del suo grande studio, a chiarire la sua poetica.

La mostra “Edward Hopper” ospitata fino al 19 febbraio 2017 a Roma presso il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, propone un bellissimo percorso tra acquerelli parigini, paesaggi e scorci cittadini degli anni Cinquanta e Sessanta.

L’esposizione è curata da Barbara Haskell – curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art – in collaborazione con Luca Beatrice.

Attraverso più di 60 opere, tra cui i celebri capolavori come South Carolina Morning (1955), Second Story Sunlight (1960), New York Interior (1921), Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), in mostra anche interessantissimi studi (come lo studio per Girlie Show del 1941) che celebra la mano di Hopper, superbo disegnatore: un percorso che attraversa la sua produzione e tutte le tecniche di un artista considerato oggi un grande classico della pittura del Novecento.

 

Vademecum

1 ottobre 2016 – 19 Febbraio 2017

Roma, Complesso del Vittoriano

Biglietto intero € 14, ridotto € 12 / € 10, gruppi € 10, scuole € 5, bambini da 4 a 11 anni non compiuti € 6, gratuito fino a 4 anni e altre categorie

Info e prenotazioni +39 06 87 15 111; ufficiogruppi@arthemisia.it

www.ilvittoriano.com