Pietro Paolo Rubens, Ritratto della filia Clara Serena, 1615-1616. Olio su tela applicata su tavola, 33x26,3 cm. Vienna, Palazzo Liechtenstein. The Princely Collection
Pietro Paolo Rubens, Ritratto della figlia Clara Serena, 1615-1616. Olio su tela applicata su tavola, 33×26,3 cm. Vienna, Palazzo Liechtenstein. The Princely Collection

Una grande mostra a Palazzo Reale a Milano su uno degli artisti più famosi della storia dell’arte europea: Pietro Paolo Rubens. L’evento espositivo, aperto al pubblico fino al 26 febbraio 2017, vuole mettere in luce il profondo rapporto che Rubens (Siegen 1577 – Anversa 1640) ebbe con l’Italia.

Artista famoso e di centrale importanza per la storia dell’arte europea, ma ancora poco o parzialmente conosciuto in Italia, è stato spesso considerato “semplicemente” un pittore fiammingo. E questo, nonostante il suo soggiorno nella penisola italiana dal 1600 al 1608 che lasciò un segno indelebile nella sua pittura e che rimarrà vitale in tutta la sua vasta produzione artistica.

L’Italia è un luogo fondamentale per Rubens, così come Rubens per l’Italia: a lui si devono i primi segnali della nascita del Barocco che si diffonde in espressioni altissime in ogni regione.

I suoi rapporti con Genova, Mantova, Venezia e la sua esperienza romana ci permettono di ricostruire il filo che lo lega così profondamente alla cultura italiana, che resterà il tratto d’identità per tutta la sua produzione successiva.

Ed è appunto questo il Leitmotiv della mostra “Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco”: mettere in evidenza i rapporti di Rubens con l’arte antica e la statuaria classica e la sua attenzione verso i grandi maestri del Rinascimento come Tintoretto, Correggio e soprattutto a far conoscere la straordinaria influenza esercitata dal grande Maestro sugli artisti italiani più giovani, protagonisti del Barocco come Pietro da Cortona, Bernini, Lanfranco, fino a Luca Giordano.

Un ricchissimo allestimento che include un corpus di oltre 75 opere, di cui 40 del grande maestro fiammingo, riunito grazie a prestigiosi prestiti internazionali da alcune delle più grandi collezioni del mondo come quelle del Museo Nazionale del Prado, dell’Hermitage di San Pietroburgo, della Gemäldegalerie di Berlino e del Principe del Liechtenstein, e a prestiti di numerose collezioni italiane, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, i Musei Capitolini, la Galleria Borghese, la Galleria degli Uffizi e la Galleria Palatina di Firenze, il Museo di Palazzo Ducale di Mantova,  la Galleria di Palazzo Spinola di Genova, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Un suggestivo allestimento, curato dall’architetto Corrado Anselmi, valorizza la ricchezza e la grandezza delle opere, alcune di dimensioni monumentali come la tela scelta quale immagine guida di mostra “La scoperta di Erittonio fanciullo”.

 

Vademecum

26 ottobre 2016 – 26 febbraio 2017

Milano, Palazzo Reale

Biglietto intero € 12, ridotto € 10 (studenti, gruppi, over 65, disabili, tesserati Touring Club e FAI e convenzioni), scuole € 6, famiglia € 10 adulti e € 6 ragazzi (dai 6 ai 14 anni). Gratuito per minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo, due insegnanti accompagnatori per classe, un accompagnatore per disabile che ne presenti necessità, giornalisti accreditati dall’Ufficio Stampa del Comune o della mostra, guide turistiche abilitate, tesserati ICOM e altre categorie

Info 199 15 11 21; c.mostre@comune.milano.it

www.mostrarubens.it