In occasione del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, il Museo dell’Ara Pacis, a Roma, presenta per la prima volta fuori dai confini nipponici una monografica dedicata a uno dei protagonisti più importanti della fotografia giapponese: Domon Ken (1909-1990).

In mostra, fino al 18 settembre, 150 fotografie circa, in bianco e nero e a colori, realizzate tra gli anni Venti e gli anni Settanta del ‘900, che raccontano il percorso di ricerca verso il realismo sociale.

Dai primi scatti, prima e durante la Seconda guerra mondiale, legati al fotogiornalismo e alla fotografia di propaganda, fino alla fotografia di ambito sociale, la mostra ripercorre la produzione di Domon Ken fino all’opera chiave che documenta la tragedia di Hiroshima, alla quale il fotografo si dedicò come rispondendo ad una chiamata e ad un dovere umanitario.

Domon Ken è considerato un maestro assoluto della fotografia giapponese e iniziatore della corrente realistica. Segnò un capitolo epocale nella storia della fotografia giapponese del dopoguerra, facendo da base alla produzione fotografica contemporanea e rimanendo punto di riferimento a tutt’oggi per i circoli fotografici amatoriali giapponesi.

La fotografia realistica, definita “un’istantanea assolutamente non drammatica”, è dunque la protagonista della mostra che, attraverso un percorso tematico, racconta l’ampio lavoro del maestro abbracciando tutta la cultura giapponese in modo trasversale: dall’esordio con una fotografia di tipo giornalistico e a servizio della propaganda anteguerra e della promozione culturale del Paese verso l’estero (“Fotogiornalismo e propaganda anteguerra”,”Il dopoguerra: verso un realismo sociale”), a una fotografia rivolta alla registrazione della vita quotidiana e alla città che si trasforma e si occidentalizza, con un’attenzione sempre più forte ai temi sociali.

Il suo realismo sociale si esprime in particolare attraverso due reportage rappresentativi di quest’epoca, Hiroshima (1958), considerata dal premio nobel Oe Kenzaburo la prima grande opera moderna del Giappone, e i Bambini di Chikuho, serie fotografica sulla situazione di miseria nei villaggi di minatori del sud del Giappone con un’ampia e vivace ritrattistica di bambini incontrati per le strade del Paese.

Segue una sezione di ritratti con volti di personaggi famosi del mondo dell’arte, della letteratura, della cultura, della scienza, da Yukio Mishima a Jun’ichiro Tanizaki, da Taro Okamoto a Yusaku Kamekura; infine una sezione dedicata alla sua serie più importante “Pellegrinaggio ai Templi Antichi”, una raccolta di immagini di sculture e architetture buddiste, tesori e scorci di paesaggi, colti nei suoi viaggi lungo tutto il Paese alla ricerca della bellezza dei luoghi sacri dell’antichità.

 

Vademecum

27 maggio – 18 settembre 2016

Roma, Museo dell’Ara Pacis

Biglietto unico integrato: Museo Ara Pacis e mostra “Domon Ken. Il maestro del realismo giapponese”

– Intero € 13,00
– Ridotto € 11,00

Nella prima domenica di ogni mese, ingresso gratuito alla mostra per i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana.

Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza):
– Intero residenti € 11,00
– Ridotto residenti € 9,00

www.arapacis.it